Negli ultimi anni il contesto sociale, culturale ed economico è profondamente cambiato. Il mondo del lavoro di oggi non è più quello di qualche anno fa. I cambiamenti che si sono verificati ultimamente, oltre ad essere significativi, sono stati estremamente veloci e pertanto destabilizzanti. Si sono verificati: impressionanti cambiamenti tecnologici, un aumento di generazioni diverse che lavorano fianco a fianco, un’improvvisa incertezza dovuta alla pandemia con le successive grandi dimissioni, una crescente consapevolezza dell’importanza del benessere e della salute mentale e tanti altri.
Ripensare all’intervento in organizzazione
È dunque chiaro che per creare un ambiente di lavoro che promuova il benessere e la salute mentale delle persone, bisogna pensare all’intervento in organizzazione con uno sguardo più ampio rispetto al passato. Bisogna considerare sia i collaboratori che l’azienda a 360°. È altrettanto importante tenere a mente più aspetti e sfumature possibili. Si è, infatti, sempre più consapevoli che la sfera personale e quella professionale non possono essere considerate indipendenti ma sono anzi intrinsecamente legate. Sempre di più anche l’idea di lavoro ha iniziato a ricoprire una funzione sempre più connessa alla soddisfazione personale, oltre alla quella meramente economica.
Una nuova sfida per le organizzazioni
Oggi le organizzazioni hanno un nuovo compito, quello di rappresentare un punto di riferimento per i propri collaboratori in termini relazionali, di engagement e di benessere. Per svolgere questo compito e riuscire a salvaguardare il benessere delle persone è necessaria ancora di più una vista inclusiva e comprensiva di tutti i fenomeni organizzativi tramite un’ottica consulenziale. Data la complessità di questi elementi e di tutti i fattori che sono in gioco, è infatti imprescindibile avere uno sguardo ampio durante la progettazione di interventi legati al tema del benessere. Portare avanti interventi di sviluppo nelle organizzazioni significa introdurre in organizzazione un insieme di strategie e interventi finalizzati al miglioramento continuo e proiettati sul medio-lungo termine.
Nonostante l’attenzione al benessere sia cresciuta, la popolazione mondiale è in sofferenza e la situazione non tende a migliorare. I dati dell’osservatorio di Stimulus Italia riportano che le tematiche maggiormente sofferte sono quelle di preoccupazione (35%), stress eccessivo (19%) e di scarsa energia/demotivazione (13%). Questo crescente malessere si accompagna anche all’aumento della consapevolezza dell’importanza del benessere per la performance aziendale. Le organizzazioni stanno quindi realizzando di dover pensare ai loro collaboratori come persone da ascoltare, sostenere e supportare.
Occorre ripensare all’intervento organizzativo in un’ottica di crescita e di miglioramento. Per rispondere a questo bisogno, diventano sempre più rilevanti le competenze legate alla gestione del personale.
Integrare benessere e performance
Nel contesto lavorativo e sociale di oggi non è più possibile pensare di raggiungere gli obiettivi di business unicamente con le competenze tecniche. Per queste ragioni cresce sempre di più l’esigenza di mettere il focus sulle soft skill, che migliorano le relazioni e il clima aziendale e incrementano la performance lavorativa, grazie alla loro trasversalità. Bisogna, quindi, tutelarle e potenziarle tramite interventi specifici. Un ulteriore obiettivo che risulta sempre più fondamentale è quello di facilitare le aziende nel diventare promotrici di un ambiente che permetta a ciascuno di esprimere le proprie capacità, personali e professionali.
Esprimere le proprie competenze e sentirsi apprezzati per il proprio apporto ha un impatto protettivo sulla salute mentale. Permette anche di aumentare l’autoefficacia delle persone e facilitare un clima positivo. Inoltre, incrementa la produttività dei team, che così riescono ad avere a disposizione una vasta gamma di competenze.
Con Stimulus vogliamo promuovere un contesto che favorisca l’espressione piena del potenziale individuale, facilitando il successo complessivo di tutti e delle organizzazioniattraverso processi partecipativi, formazione e gestione del cambiamento.
Articolo a cura di Martina Cassani, Senior Consultant di Stimulus Italia.