Il Disability Management è sicuramente un tema attuale e cruciale per promuovere una cultura inclusiva all’interno delle aziende. Durante un recente appuntamento di HRC Square, i manager e i professionisti HR hanno condiviso best practice, esperienze e progetti riguardanti l’equità, la diversità e l’inclusione. L’incontro ha messo in luce diverse iniziative innovative e spunti di riflessione utili sia per chi ha già in azienda una figura o un team del genere o per chi lo sta considerando, sia per chi è semplicemente vuole saperne di più.
L’accessibilità, come è già noto, è il primo imprescindibile passo verso l’inclusione. Le aziende devono assicurarsi di eliminare le barriere sensoriali e architettoniche per permettere a tutti i dipendenti di accedere agli spazi di lavoro fisici e digitali. Non si tratta solo di strutture fisiche, ma anche di strumenti digitali e tecnologie assistive che facilitano il lavoro da remoto, dimostrando un impegno concreto verso l’accessibilità per tutti.
A queste barriere, si aggiunge anche un altro elemento essenziale per garantire un’effettiva inclusione, ovvero il linguaggio. L’utilizzo di un linguaggio appropriato e rispettoso è cruciale per creare un clima di sicurezza e rispetto. La formazione dell’intera popolazione aziendale sull’importanza di un linguaggio inclusivo contribuisce a eliminare bias e stereotipi, favorendo una comunicazione che rispetti e valorizzi tutte le diversità.
Questo percorso di consapevolezza organizzativa è strettamente legato alla formazione continua. Formare il personale sui bias e sugli stereotipi è fondamentale per aiutarli a riconoscerli e contribuire alla creazione di un ambiente di lavoro più sostenibile emotivamente per tutti. La riflessione sul linguaggio utilizzato e l’adozione di una comunicazione inclusiva sono ormai passi essenziali per abbattere le barriere culturali che ostacolano l’integrazione.
Oltre alla formazione linguistica, è importante preparare i team che accolgono persone con disabilità. La formazione specifica aiuta a creare un ambiente accogliente e supportivo, preparando i colleghi a interagire positivamente e a valorizzare le competenze uniche di ciascun individuo. Programmi di sviluppo e formazione continua sono alcuni degli esempi di strumenti chiave per costruire un ambiente di tale tipo.
L’obiettivo ultimo del Disability Management è l’autonomia delle persone con disabilità. Le aziende devono mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari affinché i dipendenti possano richiedere ciò di cui hanno bisogno in modo autonomo, senza dover passare attraverso lunghi processi burocratici. Questo approccio non solo aumenta l’efficienza, ma contribuisce anche a rafforzare la fiducia e l’autostima dei lavoratori in questione e di tutto il team a cui appartengono.
In questo contesto, per esempio, le isole formative giocano un ruolo fondamentale. Questi spazi dedicati al continuous learning permettono di apprendere nuove competenze e migliorare quelle esistenti. Progettate per essere inclusive e accessibili a tutti, le isole formative infatti favoriscono un apprendimento collaborativo e interattivo, contribuendo, ancora una volta, a rafforzare la cultura inclusiva dell’azienda. Un altro strumento chiave emerso dall’esperienza dei professionisti HR che hanno preso parte all’appuntamento, è la self declaration, o autodichiarazione, che permette ai lavoratori di dichiarare volontariamente le proprie disabilità. Facilitare questo processo, assicurando il rispetto e la sicurezza del soggetto, è fondamentale per sviluppare politiche aziendali efficaci e mirate alle reali esigenze dei lavoratori.
Il benessere dei dipendenti non può prescindere dal supporto psicologico. Offrire servizi di consulenza psicologica accessibili e dedicati è essenziale per affrontare eventuali criticità e sostenere il benessere mentale ed emotivo del lavoratore e della sua famiglia. Questo tipo di supporto contribuisce a far sentire tutti accolti e sostenuti, e a offrire loro un posto sicuro in cui confrontarsi.
Infine, valorizzare le diversità è un principio fondamentale per un’azienda che ambisce a essere realmente inclusiva. Riconoscere e valorizzare le competenze uniche di ogni individuo, indipendentemente dalla loro disabilità, contribuisce a creare un ambiente di lavoro più innovativo e produttivo. Promuovere una cultura che vede nella diversità un valore aggiunto e non un limite è essenziale per il successo a lungo termine dell’organizzazione.
Il Disability Management non è solo una questione di conformità normativa, ma un’opportunità per le aziende di creare un ambiente di lavoro più equo, inclusivo e produttivo. Implementare queste iniziative può portare benefici significativi non solo ai lavoratori con disabilità e al loro team, ma all’intera organizzazione e al panorama del mondo lavorativo italiano e internazionale.
I temi presenti nell’articolo sono tratti da un appuntamento di HRC Square, in particolare della Community Equity, Diversity & Inclusion e dagli interventi di Fidia Farmaceutici, Nokia, Enel Italia, Unipol e T Seed.
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