Il sistema sanitario italiano, fondato su principi di universalità e accessibilità, si trova oggi ad affrontare sfide crescenti legate all’invecchiamento della popolazione, alla cronicizzazione delle malattie e alla crescente pressione sulla sostenibilità economica. In questo contesto, i bisogni della popolazione evolvono rapidamente: cresce la domanda di servizi più efficienti, personalizzati e accessibili, soprattutto nelle aree rurali o meno servite. La digital health — ovvero l’applicazione delle tecnologie digitali alla salute — rappresenta una risposta concreta a queste esigenze.
La ricerca di mercato condotta da Blue Health Center in collaborazione con Accenture ad agosto 2021 evidenzia chiaramente l’interesse dei consumatori italiani verso i servizi di Digital Health. Il campione intervistato, composto da 1603 persone, ha mostrato un forte gradimento per l’offerta proposta, con oltre l’85% degli intervistati che ritiene utili i servizi offerti. In particolare, i consumatori apprezzano la comodità, la completezza dei servizi e la presenza di un consulente medico su piattaforma. Questi aspetti sono considerati punti di forza che rendono la Digital Health una soluzione attraente per la gestione della propria salute.
I dati della ricerca indicano che circa il 60% del campione considera l’offerta di servizi di Digital Health molto o abbastanza rilevante per sé o per un familiare.
La salute digitale ha il potenziale di trasformare positivamente il panorama sanitario italiano, offrendo soluzioni innovative che rispondono ai bisogni della popolazione. In questo quadro di crescente interesse e adozione della Digital Health, anche le aziende possono trarre significativi benefici dall’integrazione di tali soluzioni nei propri programmi di welfare aziendale.
Offrire un servizio di digital health ai propri dipendenti rappresenta per le aziende un investimento strategico in termini di benessere organizzativo e competitività. La possibilità di accedere a consulenze mediche online, monitoraggi della salute in tempo reale o programmi personalizzati di prevenzione e supporto psicologico riduce significativamente i tempi di assenza per motivi sanitari, contribuendo a mantenere alta la produttività. Inoltre, questi strumenti favoriscono una cultura aziendale orientata alla cura della persona, migliorando la soddisfazione e la fidelizzazione dei collaboratori. In un mercato del lavoro sempre più attento al work-life balance e alla responsabilità sociale delle imprese, integrare la digital health nei programmi di welfare aziendale diventa anche un elemento distintivo per attrarre e trattenere talenti.
L’adozione di soluzioni di digital health all’interno delle imprese italiane non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma si traduce anche in vantaggi economici concreti per le aziende. Il documento “Il Roi del benessere 2024” redatto da Wellhub evidenzia che le aziende che investono in programmi di benessere digitale registrano una riduzione media delle assenze per malattia e un aumento della produttività, che sale al 20% secondo lo studio “Produttività e benessere organizzativo: le imprese di fronte alle nuove sfide del mercato del lavoro” realizzato da The European House – Ambrosetti e JOINTLY.
Dal punto di vista dei dipendenti, l’accesso a servizi di digital health rappresenta un valore aggiunto significativo. Secondo lo studio “Great Employee Benefit Study 2024”, promosso dal Gruppo Epassi e condotto dal team di esperti dell’Università di Aalto, oltre il 75% dei lavoratori considera i benefit legati alla salute e al benessere come un criterio decisivo nella scelta del datore di lavoro. La digital health, oltre a portare vantaggi operativi, contribuisce a costruire un’immagine aziendale positiva, attrattiva e coerente con le esigenze di una forza lavoro sempre più consapevole e digitalizzata.
A conferma del potenziale concreto della digital health, molte aziende stanno già implementando iniziative che rispondono ai bisogni reali dei propri collaboratori. Tra queste, spiccano i programmi di prevenzione digitale, che permettono agli utenti di ricevere un piano di cure personalizzato, costruito sulla base della loro storia anamnestica e dei principali fattori di rischio, accessibile tramite app intuitive e consultazioni online. Un altro esempio riguarda le campagne educative rivolte ai neo-genitori, che offrono la possibilità di entrare in contatto da remoto con un pediatra, ricevendo supporto pratico e rassicurazioni nella gestione quotidiana del bambino. Sempre più diffusi anche i servizi di supporto psicologico in videochiamata, che consentono ai dipendenti di accedere facilmente a percorsi di ascolto e consulenza emotiva, in orari flessibili e in modalità completamente digitale. In alcuni casi, è prevista anche la possibilità di contattare un medico direttamente via telefono o videochiamata, per affrontare dubbi o problemi di salute in modo tempestivo, senza dover rinunciare alla giornata lavorativa.
Tutto questo dimostra che la digital health non è solo un’innovazione tecnologica, ma una vera e propria opportunità strategica: da un lato, migliora la salute e la qualità della vita delle persone; dall’altro, consente alle aziende di rafforzare il proprio sistema di welfare, generando valore condiviso e duraturo.
Articolo a cura di Blue Health Center, società che mette a disposizione delle famiglie e delle aziende soluzioni di digital health.