Nel panorama aziendale contemporaneo, “benessere” e “performance” non sono più due dimensioni distinte, ma diventano elementi interconnessi e imprescindibili. È proprio da questa connessione che prende avvio la riflessione di Alessandro Lomis, ex dirigente e fondatore di Be.Evolving – un’organizzazione che combina coaching trasformativo, formazione esperienziale e strategia culturale per accompagnare persone e organizzazioni verso una crescita autentica.
Il nuovo scenario HR: i dati del report Be.Evolving
Una fotografia aggiornata delle priorità HR in Italia è fornita dal report “Benessere & Performance”, condotto da Be.Evolving tra novembre 2024 e gennaio 2025. L’indagine ha coinvolto HR e decision maker di aziende medio-grandi in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di indagare le reali traiettorie evolutive delle organizzazioni, oltre i trend di facciata.
“Abbiamo ascoltato chi ogni giorno si confronta con le persone – spiega Lomis – e quello che abbiamo intercettato è chiaro: non c’è più tempo per progetti scollegati o iniziative spot. Serve una visione integrata, che tenga insieme cultura, benessere, leadership e risultati. Perché se le persone non stanno bene, la performance non arriva. E questo oggi è un dato, non un’opinione.”
Tre priorità strategiche: leadership, engagement e valutazione
Dalla ricerca emergono tre ambiti di intervento condivisi tra le imprese:
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Riconfigurare il concetto di leadership, che deve evolversi in direzione inclusiva e co-creativa.
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Coltivare un engagement autentico, superando l’approccio basato su benefit superficiali o survey sporadiche.
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Ridefinire la valutazione della performance, rendendola più umana, adattiva e orientata allo sviluppo continuo.
“Il manager del futuro non è un gestore di task, ma un generatore di senso,” afferma Lomis. “Chi guida un team oggi deve allenare fiducia, trasparenza e presenza. E deve avere il coraggio di mettersi in gioco.”
Dove le aziende stanno investendo davvero
L’approccio agli investimenti in ambito HR varia a seconda della dimensione aziendale:
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Le grandi aziende spingono su formazione continua, leadership e innovazione.
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Le medie imprese valorizzano coaching, change management e coesione interna.
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Le PMI sono alla ricerca di strumenti pratici e misurabili per attrarre e trattenere i talenti.
“C’è voglia di concretezza. Le imprese non vogliono consulenza astratta: cercano percorsi tangibili, personalizzati, misurabili. Vogliono partner, non fornitori.”
Il nodo critico della D&I
Un aspetto che merita particolare attenzione è il basso posizionamento di inclusione e diversity nelle priorità strategiche delle aziende per il 2025.
“È un segnale preoccupante,” riflette Lomis. “L’innovazione nasce dal confronto tra visioni diverse. Se escludiamo la diversity dai nostri modelli organizzativi, non solo perdiamo in valore umano, ma anche in competitività.”
Come misurare il successo oggi?
Il concetto di successo organizzativo viene ridefinito attraverso tre parametri fondamentali:
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La percezione del clima aziendale da parte dei collaboratori.
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La soddisfazione concreta delle persone.
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La produttività sostenibile, misurata nel medio-lungo periodo.
“I numeri vanno ascoltati, non solo raccolti. E devono servire a prendere decisioni migliori, più umane, più strategiche.”
La proposta di valore
Con approcci personalizzati che uniscono formazione esperienziale, coaching trasformativo e team building ad alto impatto, Be.Evolving accompagna diverse organizzazioni italiane in percorsi di cambiamento reale, documentabile e condiviso.
“Non vendiamo corsi – conclude Lomis – ma trasformazione. E questo oggi fa la differenza. Le aziende non vogliono più sapere se hai fatto un intervento efficace. Vogliono sapere: le persone sono cresciute? Il clima è migliorato? Il team è più coeso? La risposta dev’essere visibile, concreta, condivisa.”
Le riflessioni emerse dall’intervista e dal report restituiscono una visione chiara del cambiamento in atto nel mondo HR: benessere e performance non sono più aspetti separati, ma dimensioni che si alimentano reciprocamente. Le aziende che scelgono di investire in cultura, leadership autentica e strumenti capaci di generare impatto misurabile si muovono verso modelli organizzativi più sostenibili e coesi.
In questo contesto, percorsi di sviluppo costruiti su misura – che integrano esperienza, ascolto e misurazione – rappresentano una risposta concreta alla crescente esigenza di trasformazione interna. Come ricorda Lomis, la domanda che oggi le organizzazioni si pongono non è più “cosa abbiamo fatto?”, ma “quali cambiamenti reali sono avvenuti?”.
Per affrontare le sfide future, è necessario superare approcci frammentati e adottare una visione integrata, in cui le persone siano al centro dei processi decisionali. Perché, come sottolinea Lomis, “Il futuro del lavoro non si rincorre. Si costruisce. Insieme”.